random lately

Ci siamo. Non so bene come siamo arrivati a venerdì ma anche questa settimana l'abbiamo sfangata. La copertina di oggi ci sta tutta, perché alle volte per quanto si cerca di essere giusti, disponibili, gentili, l'unica cosa che si riceve in cambio è incomprensione, rabbia o se proprio va bene indifferenza. Odio le frasi fatte (e odio scriverle) ma di tanto in tanto bisogna tirare le somme e ultimamente il bilancio è decisamente in negativo. Perché l'idea che tanto "vince sempre chi è più stronzo" a me non va proprio giù ma temo che dovrò farmela piacere... di tanto in tanto.
Vabbè, dopo aver mandato simbolicamente (manco tanto) a quel paese questa settimana, manteniamo la calma e iniziamo il random lately... che è meglio ;)!

Parliamo di cose che mi fanno strappare un sorriso. Tipo trovare Philippe Daverio su Humans Of New York, sito che adoro e dove passo quei buoni cinque minuti (o forse dieci) al giorno a guardare le foto e leggere le storie delle persone immortalate. Mi è piaciuta molto anche la sua dichiarazione e non posso che concordare, l'architettura è l'unica forma d'arte che non si può ignorare...

"We're all victims of the architect. Architecture is the only art that you can't help but feel. You can avoid paintings, you can avoid music, and you can even avoid history. But good luck getting away from architecture."

Rimaniamo a Ny che il solo pensiero mi fa stare serena, con questa splendida copertina del The New Yorker (ma quando non lo sono??) "Fall library" di Tom Gaulde . Devo decidermi a fare l'abbonamento o scappare nella grande mela, le cose sono due!!

Non so cos'ha questa foto di particolare, ma non posso fare a meno di fissarla per qualche secondo ogni volta... 

Se volete godervi qualche immagine spettacolare di Ny, c'è un ragazzo di 17 anni che pubblica certe cose sul suo instagram , altro che tea e cupcake del mio profilo!

Cioè esiste davvero un libro del genere e io non sapevo l'esistenza? Peccato sia poco economico... 

Oltre a Robert Langdon, qualcun altro può permettersi una visita privata al Louvre... 

e vabbè allora... 

Finalmente delle cartine sulle quali si può scrivere e non si rovinano, adoro!!!!!! Le guide Transparent City hanno dei fogli di carta trasparente che si applicano direttamente sopra dove poter segnare indirizzi/itinerari e pastrocchiare quanto si vuole, a fine viaggio si staccano e diventano automaticamente dei diari di viaggio. Queste si che sono invenzioni!

Che ho un problema con i prodotti beauty lo sapete già e appena ho visto questa foto ho sentito il bisogno estremo di possedere qualcosa con il packaging leopardo. La cosa sta degenerando, è evidente... 

Lo so che è presto per pensare al Natale ma questo set di Gioseppo è troppo bello (e moderatamente kitsch) di  per non essere condiviso, meglio iniziare a pensare subito ai regali, no? 

Una cosa che mi manca dei capelli lunghi è usare fermagli o cose varie (che poi ovviamente quando li avevo, li usavo pochissimo...). Questo lo trovo delizioso. 

La candela alla soia con l'aroma di libreria, sarei troppo curiosa di annusarla, se non fosse per la mia allergia... 

Che voglia di cappotti, sciarpe e cappelli... basta con questo caldo!!

E' in uscita un libro e documentario su Jane Bown, fotografa inglese che non conoscevo affatto ma mi è bastato leggere questo articolo per incuriosirmi incredibilmente ai suoi ritratti... dice di non aver mai usato la luce artificiale, davvero interessante e difficile! 

Questa sotto è opera sua

A Roma, all'Auditorium Parco della Musica (dove non vado da troppo tempo!) c'è una mostra fotografica che non voglio perdere per nessun motivo al mondo (lo scrivo e me lo dico ad alta voce tanto per convincermi... ) che mette a confronto le immagini di Berengo Gardin e Elliott Erwitt! 

Finiamo questo straparlare con un paio di scarpe a dir poco perfette di Prada. Scarpe, l'unico acquisto che riesce a risollevare il morale in qualsiasi situazione (ok, quasi sempre). 

Carrie docet

Spero solo che il weekend sarà meglio della settimana... deve esserlo!! 

Have fun!

Erika