exhibition / Van Gogh Alive

Domenica scorsa, primo tiepido sole che da quasi l'llusione di una primavera anticipata. Macchina fotografica "in spalla". Tanta voglia di passeggiare e di scoprire. Una nuova mostra. Un nuovo concetto di mostra. Van Gogh Alive!

Pensare che fino all'ultimo eravamo indecise se andare a meno perchè "ne varrà davvero la pena?" e invece fortuna che l'abbiamo fatto! :)

Allestita per la prima volta nel nostro paese, questa mostra offre un'esperienza multimediale unica. Un modo tutto nuovo di avvicinarsi e conoscere l'arte, quella di Van Gogh  nello specifico. Oltre 3000 immagini proiettate in altissima definizione che sono capaci di farci immmergere nell'universo creativo e visionario dell'artista assaporandone gli aspetti più intimi e personali. Tutto questo è reso possibile anche dalle musiche che accompagnano le immagini e i pensieri di Van Gogh che ci scorrono davanti come un fiume in piena.

L'idea è quella dell'opera d'arte totale. Disegni, schizzi, le suo note scarabocchiate in qualche taccuino che diventano musica ricreano il suo mondo. Con tutte le sfumature che lo caratterizzano. E' difficile confrontare questa mostra con quelle comuni in cui si ammirano le opere, quelle vere, ma sicuramente non se ne perde l'emozione. Anzi.

Ripensando a tutte le foto scattate al suo interno e a tutta la gente che abbiamo visto sfilare davanti ai nostri occhi in circa due ore passate ad esplorare, riflettere, rilassarsi e stupirsi non osiamo immaginare come sarebbe se in tutti i musei e le mostre si potessero fare fotografie.....saremmo capaci di passarci una giornata intera senza accorgercene!

Se siete dalle parti di Milano, avete tempo fino al 16 Marzo per sbirciare nel mondo di Van Gogh alla Fabbrica del Vapore. Tutte le info qui. Ne rimarrete incantati!

"Spero che tu capisca bene la mia concezione dell'arte. Bisogna lavorare a lungo e duramente per affermarne l'essenza. Quello a cui miro è maledettamente difficile eppure non penso di mirare troppo in alto. Voglio fare dei disegni che vadano al cuore della gente. 

Sia nella figura che nel paesaggio vorrei esprimere, non una malinconia sentimentale, ma il dolore vero. In breve voglio fare tali progressi che la gente dica delle mie opere: "sente profondamente, sente con tenerezza", malgrado la mia cosiddetta rozzezza, e forse perfino a causa di essa.

Questa è la mia ambizione, che malgrado tutto, è basata meno sull'ira che sull'amore, più sulla serenità che sulla passione. E' vero che spesso mi trovo nello stato più miserando, ma resta sempre un'armonia calma e pura, una musica dentro di me. L'arte richiede un lavoro persistente, lavoro malgrado tutto, e osservazione continua"

(Van Gogh, L'Aja, luglio 1882)

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