La domenica mattina è bella anche perchè si dorme fino a tardi perciò scusate se pubblico il nostro appuntamento con la rubrica cinema con un pò di ritardo.... :)
Oggi mi piacerebbe parlarvi di un film che ho visto diversi anni fa e che posso tranquillamente mettere tra i miei preferiti di sempre. Il titolo è "Il concerto" ed è un'opera franco-italiana-romena-belga che racconta la storia di un ex direttore di orchestra del Bolshoi di Mosca che viene allontanato dal suo lavoro in epoca comunista per essersi rifiutato di licenziare i musicisti ebrei.
Parecchi anni dopo, l'uomo lavora ancora a teatro ma come inserviente e le sue giornate trascorrono tra il lavoro, finte manifestazioni d'orgoglio ex comunista e soprattutto la grande voglia di riscatto e il sogno di tornare sul palcoscenico, sogno che sembra irrealizzabile finchè un giorno, per puro caso, riesce ad intercettare un invito per il teatro Chatelet di Parigi e decide con l'inganno di accettare l'ingaggio al posto dell'orchestra ufficiale. Decide così di riunire tutti i vecchi amici musicisti e colleghi di una volta che come lui, cercano di sbarcare il lunario svolgendo lavori umili. Per tutti viene vista come l'occasione per prendersi una rivalsa di terminare il concerto per violino e orchestra di Cajkovskij che stavano suonando trent'anni prima di essere interrotti per poi essere cacciati da teatro. Questo però non è l'unico motivo che spinge l'uomo in un' impresa alquanto inverosimile ma c'è anche un segreto che lo tormenta da anni....
Questo film mi ha colpito soprattutto per l'ironia con la quale vengono affrontate tematiche importanti accompagnate da una certa dose di amarezza che il più spesso delle volte viene raccontata in maniera tragicomica rendendo la pellicola davvero particolare nel suo genere, con un cast semi sconosciuto fatta eccezione per la bravissima Mélanie Laurent che rimane una delle attrici che preferisco della mia generazione.
La vera protagonista del film rimane comunque la musica e in particolare il concerto per violino di Cajkovskij citato prima nella trama che riempe i 10 minuti finali di emozioni e pelle d'oca, la stessa che mi è venuta al cinema mentre lo ascoltavo....
Serena
Oh lo voglio vedere!
ReplyDeleteNon l'ho mai visto, devo rimediare!!
ReplyDeleteFabiola
wildflower girl
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l'unica cosa ch riesco a dire è che concordo su tutto. Piango come una fontana ogni volta che lo vedo.
ReplyDeleteletyourselfbeinspiredby.blogspot.it