Sunday, June 23, 2013

ANYTHING ELSE MOVIES 16 / Il riccio

In questo primo sabato estivo mi ritrovo a pensare alla solitudine. Wow, penserete voi.... 
La solitudine è spesso vista non proprio di buon occhio ma in realtà a me è sempre piaciuta. Sarà che non per scelta sono figlia unica e che inevitabilmente ho dovuto imparare a conviverci o che semplicemente ci sono un pochetto portata a starmene per i fatti miei, non posso negarlo. 

Sarà per questa mia simpatia per la solitudine che mi sono subito rivista un pochetto in Paloma, questa bambina curiosa e fuori dagli schemi che per i suoi tredici anni ha deciso di... suicidarsi. Si guarda intorno e non vede niente che la stimola, non trova comprensione nei suoi familiari nè tanto meno nei coetanei ma si diverte ad osservarli filmandoli, sempre alla dovuta distanza. Sperando di lasciare il suo contributo documentaristico ai posteri. 
In realtà Paloma non vuole morire, la sua è un'esagerazione adolescenziale. 
Quello che cerca è semplicemente una scappatoia alla realtà, un luogo dove sfuggire all'usuale noncuranza. 

Visto che la solitudine spesso è bene anche condividerla, trova una buona compagna: la sua portinaia. Una donna vedova e abbastanza burbera che si è creata nel tempo una corazza per fuggire ai dolori della vita. Paloma trova in Renée da subito una sintonia, anche se non  proprio reciproca e piano piano scopre il suo "rifugio segreto" fatto di libri, dei suoi gatti e di un buon scacco di cioccolato fondente. Entrambe hanno bisogno di un cambiamento. 
Il caso vuole che si inserisca nella loro vita il signor Ozu, giapponese. Un uomo distinto ed elegante che probabilmente anche grazie alla sua cultura e delicatezza riesce ad inserirsi nella vita di entrambe, cambiandola. 

Spesso si rimane delusi, si soffre e si perde la fiducia verso le persone che ci circondano e inevitabilmente tendiamo a chiuderci in noi stessi, con la convinzione che si sta meglio soli. Io sono la prima ad aver commesso questo errore e probabilmente continuerò a farlo ma al tempo stesso non perdo mai la speranza di incontrare quel certo signor Ozu.... 










La marinière che indossa Paloma (come il suo delizioso nome), i gatti della signora Renée così come la storia del pesce rosso, l'ambientazione parigina e l'appartamento del signor Ozu sono quei piccoli dettagli che amo in un film.

p.s.= se non l'avete ancora fatto, vi consiglio di leggere il libro dal quale è tratto il film. Io faccio davvero fatica ad appassionarmi leggendo i romanzi (lo so, sono una sorta di caso umano...) ma questo mi ha davvero emozionato!  

p.p.s.= ho visto questo film due anni fa al cinema all'aperto, una di quelle cose che adoro dell'estate! Avere la possibilità di scoprire film che per un motivo o per un altro non ho visto durante l'inverno e gustarmeli sotto le stelle è  uno di quei piccoli piaceri della vita.


Erika 

5 comments:

  1. Anche a me il libro è piaciuto molto, lo consiglio proprio!
    V

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  2. Io ho trovato il libro straordinariamente emozionante. Come sempre (a mio avviso) il film pecca di numerose mancanze, ma nel complesso penso possa rendere l'idea.
    Anche io amo la solitudine, mi piace proprio ritagliarmi i miei spazi, dove pensare, coccolarmi, prendermi cura di me :)

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  3. Non ho letto il libro e nemmeno ho visto il film ancora, penso lo faro' :)

    Buona domenica
    bacino
    L3

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  4. Sembra interessante! Leggerò sicuramente il libro ;)

    Vi seguo! Vi andrebbe di ricambiare? http://thefashionpancake.blogspot.it/

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  5. Ho letto solo il libro: uno dei più belli che abbia mai letto :D

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