Ceci n'est pas Bruxelles:)

Con Bruxelles non è stato amore a prima vista...l'ho dovuta visitare, capire, esplorare e sembra incredibile ma ripensarla a casa per apprezzarla veramente. Forse è per quell'influenza francese e  olandese nell'architettura che la fa quasi stare in una sorta di "limbo stilistico"...poi però camminando si scoprono alcuni tesori di art nuveau (l'equivalente più o meno del nostro stile liberty...) come le case di Victor Horta si riesce ad apprezzare e amare l'unicità di questa città. Divisa quasi in tre parti: una istituzionale moderna e un po austera che la rende punto nevralgico europeo, una di rappresentanza con il palazzo reale e il centro storico. Quest'ultima è quella che colpisce di più soprattutto i cioccolato-dipendenti! Non avevo mai visto prima una serie di gioiellerie-cioccolaterie, si perchè non sono semplici negozi di dolciumi o cioccolato, a volte anche per i prezzi....Dal punto di vista culturale Bruxelles mi ha stupito, tantissime gallerie e musei d'arte che ospitano numerose mostre. Tra tutti quello di René Magritte mi ha letteralmente stregato, si entra in un mondo surreale in cui immaginazione e realtà si intrecciano, di uomini volanti, viste immaginarie, contrasti, tanta fantasia e ironia...la cosa che più mi ha colpito e affascinato delle sue opere!

Nell'Horta Tour non poteva mancare l'Horta Brasserie Restaurant proprio di fronte al museo del fumetto. Lo consiglio per la splendida architettura ma non per la cucina: il gelato quasi affondato in un letto di cipolle non l'avevo mai sentito prima e non lo consiglio

p.s.= i belgi sembravano gradire!

Peyo l'ideatore dei Puffi anzi degli Schtroumpf!

Non si può tornare da Bruxelles senza aver mangiato le patatine fritte che si trovano letteralmente ad ogni angolo...ho scoperto che rivendicano l'invenzione dai francesi in realtà sarebbero Belgian fries e non French fries:)

La dimostrazione della passione per Magritte: il mio portatile anzi.....

Erika